Non so se ve ne siete accorti, ma da un po’ di tempo, come un asparago ad Aprile, sono spuntati dei nuovi loghi rossi e blu su alcuni prodotti che usiamo più o meno tutti i giorni.
Se siete donne, fumatori o assidui del monouso sicuramente vi sarà passato sotto gli occhi, se invece non ve ne siete accorti vi posso consigliare un buon oculista.
Verso metà Dicembre 2020, in piena emergenza Covid, la Commissione Europea, a cui a volte spesso sta a cuore anche la nostra salute, ha emanato il regolamento di esecuzione CE 2020/2151 il quale prevede che, a partire dal 3 luglio 2022, sulle confezioni o su di alcuni prodotti monouso ci debba essere un logo rosso e blu mai visto prima.
I prodotti (o le confezioni) sui quali deve essere stampato sono:
- Assorbenti igienici, tamponi igienici ed applicatori di tamponi
- Salviette umidificate per l’igiene personale e per uso domestico
- Filtri per tabacco (quindi anche sui pacchetti di sigarette)
- Tazze e bicchieri per bevande
Il logo è composto da due riquadri, uno rosso ed uno blu di dimensioni uguali, posti uno accanto all’altro, e da un riquadro nero rettangolare contenente la dicitura «PLASTICA NEL PRODOTTO» posto sotto i due riquadri.
Nel primo riquadro, quello rosso, è presente un pittogramma con il divieto di gettare/lanciare l’oggetto nel water o per terra, mentre nel secondo, quello blu, è presente l’oggetto in mare ed il pittogramma di una tartaruga morta.
Logo per salviette
Logo per assorbenti
Il messaggio che la Commissione Europea vuole darci con questi primi 2 loghi è:
NON GETTARLO NEL WC
Vi potrà suonare strano, ma nel WC vanno “gettati” solo prodotti totalmente organici, e nemmeno tutti. Il WC e tutto l’impianto fognario sono stati progettati per ricevere solo poche cose: il prodotto della vostra colazione, la carta igienica ed i saponi che usiamo per la pulizia personale e della casa. STOP. Salviette, assorbenti, cicche, cotton fioc, creme ed olii vari hanno un metodo diverso per essere smaltiti e sicuramente il vostro comune vi ha informati riguardo il giusto modo per farlo.
Se per caso uno di questi ultimi oggetti va a finire nel gabinetto, è molto probabile che non venga intercettato dai sistemi di depurazione e vada a finire direttamente in mare, inquinando la fauna marina e quindi noi stessi.
Passiamo ora agli altri 2 loghi:
Logo per filtri
Logo per bicchieri
In questo caso la Commissione Europea sembra voglia ricordarci che alcuni gesti che a volte spesso facciamo siano non solo dei comportamenti incivili, ma anche inquinanti. Lanciare una cicca di sigaretta o gettare un bicchiere di plastica inquina il nostro pianeta ed irrimediabilmente anche noi stessi.
Come spiego spesso negli articoli che scrivo (come questo), il filtro di una sigaretta per strada, o un bicchiere in una pineta, trasportati dal vento o dalla fognatura vanno a finire in mare, dove si sgretolano a causa degli agenti atmosferici e vengono ingeriti dagli organismi marini, dai pesci e quindi da noi.
Perciò:
NON GETTARLO A TERRA
L’ultimo logo, quello son il bicchiere per intenderci, lo troviamo sui quei prodotti fabbricati in quello che io chiamo “finto compostabile”, cioè su quei oggetti che sembrano prodotti con materiale riciclabile o compostabile, ma in realtà nascondono parti di plastica al loro interno.
In questo fotogramma, preso al minuto 7:04 del video Incredibile processo di produzione in serie di bicchieri di carta, viene esplicitato che un film di polietilene (plastica) è presente sulla carta e serve a far aderire le pareti del bicchiere sulle stesse (serve anche a rendere il bicchiere impermeabile ndr).
Per questo tipo di prodotti vale la regola
NON GETTARLO NELL’UMIDO NE NELLA CARTA
FATTO IN PLASTICA
Oltre ai loghi che ci aiutano a capire quali prodotti contengono plastiche nascoste, ne è stato introdotto anche uno per i bicchieri interamente fatti in plastica
A differenza dei loghi precedenti, che devono essere stampati sul prodotto, questo deve essere inciso o in rilevo, anche in questo caso il messaggio è facilmente intuibile:
NON GETTARLO A TERRA
Concludendo io non ci berrei in questi bicchieri, la letteratura scientifica fornisce molteplici evidenze riguardo la correlazione tra l’esposizione a sostanze chimiche presenti nella plastica (BPA e ftalati) ed effetti negativi sulla fertilità, sia negli animali sia nell’uomo, vi linko un articolo interessante che riporta il risultato di molte ricerche scientifiche in tal senso: eccolo.